lunedì 4 aprile 2011

Rio Turbio


Il viaggio verso Puerto Natales merita un capitolo giacchè si rivela una piccola avventura con diversi fuori programma, e io che pensavo tra me e me che scorreva tutto troppo liscio e che i posti che visitavamo erano bellissimi, ma forse un pò troppo inflazionati....
Dopo la solita lunghissima vasca attraverso la costiera RN3 eccoci nel profondo sud a Rio Gallegos, finalmente diretti verso la Patagonia più vera....
Rio Gallegos è una cittadina nota per gli impianti petroliferi e per essere luogo di interscambio dei turisti sulla rotta verso i parchi e i ghiacciai del sud. Rio Gallegos è anche nota per essere stato un pò il fulcro della nascita dei movimenti operai ed agricoli argentini intorno agli anni 20. Mentre le province del Nequen e del Chubut furono conquistate dal generale Roca sterminando gli indios (non c'è via in ogni città argentina che non sia intitolata a quel grande assassino), la provincia di Santa Cruz era stata "annessa" assegnando enormi latifondi a pochi proprietari terrieri, creando una società neo feudale senza grossi spargimenti di sangue; il che spiega il motivo per cui la politica fosse in mano loro e le condizioni operaie fossero terribili. Tali movimenti, nel classico stile dell'epoca, vennero soffocati e repressi militarmente nel sangue, portando al fallimento di quella interessante esperienza.

http://es.wikipedia.org/wiki/Movimiento_obrero_argentino#La_Patagonia_Rebelde


Per noi doveva essere una tranquilla oretta di passaggio, ma Paola si fa imbarcare clamorosamente dal bigliettaio Andesmar a Puerto Madryn, che sostiene di non comprare subito la coincidenza per Puerto Natales, non conviene, meglio comprare tutto sul posto ci sono mille compagnie che vanno là tutti i giorni....
Ecco. L'unica compagnia che ci va è partita un ora fa e fino a martedì siamo bloccati qua.
O cambiamo programma e andiamo a El Calafate, oppure andiamo fino al confine, a Rio Turbio, senza sapere che ne sarà di noi. 


Ovviamente scegliamo Rio Turbio, e in mezzo al buio e alla tempesta, tra il fragore del vento e delle insegne rotte sbarchiamo in questa città di confine dall'aria un pò malandata.


A Rio Turbio si fa una cosa sola, si estrae il carbone nelle miniere (il 99% della produzione argentina viene da qui). Le città minerarie mi piacciono tantissimo e vorrei un giorno fare un servizio sulla vita dei minatori


Mi piacciono talmente tanto che il destino mi ci vuole far restare. Il giorno dopo scopriamo che l'autobus per Puerto Natales è pieno. Azz.... siamo fottuti, che facciamo ora? Prendiamo un Remis e ci facciamo portare al confine, ci facciamo timbrare i passaporti e nella terra di nessuno facciamo l'autostop.


Che culo, 2 simpatici zueni ci caricano e ci portano a destinazione, un sacco di cileni vengono a far gasolina in argentina perchè è mas baratta aqui che alì. Rodrigo e Cecilia, che vivono in sto posto in culo al mondo, e lui lavora come guardia parque nel parco nazionale Torres del Paine, ma guarda un po', alla grotta millenaria del Milodonte, una specie di mega orso estinto, che è diventato il simbolo della città.


1 commento:

  1. Sito di un olandese con cui abbiamo fatto un pezzo di viaggio in Bolivia.
    Lui fotografa minatori...
    http://www.pascalvanheesch.com/
    Ciao
    Skeno

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