lunedì 20 ottobre 2014

Brjuni 2014


Biciclette attraversano la notte, come un fluido che continuamente si allarga, si accorcia e si allunga, escono dal buio del bosco ed entrano nella luce di una luna piena che così luminosa non è mai esistita.

Enormi pupille osservano.

Le biciclette sono tante, il fluido è uno. Sento i fotoni della luna sulla mia pelle. Sento le emozioni e i pensieri attraversarmi. Vibrazioni d'amore che non avevo mai provato. Mai così. L'aria diventa spessa, lattiginosa. Ovattata. L'amore è dappertutto e io sono amore. Non c'è nulla che non ne sia pregno. Mi vengono le vertigini. Sento che non sono più così bravo a guidare la bici. È una roba profondamente fisica.

Fisica.

Non esiste nulla al di fuori di questa vibrazione.

Si tratta di sincronizzarsi.

Sincronia...

Prendo la scopa e spazzo. I pensieri, le ideologie, i giudizi.

Spazzo...

È l'alba.

Osservo il solito mare, il cielo e le nuvole.

Noo... ma proprio no!

La manifestazione di questo, forse sì.

Ma ciò che osservo sono il mare, il cielo e le nuvole.

E tutto è così pieno, così intenso e così saturo. Tutto è denso di questa vibrazione. E l'unico modo di percepirla sta lontano dal mio io. Ma è qui. Qui. E ora. E io non sono ne qui ne lì. Sono. Ovunque. Dentro le cose. Parte delle cose. Dissolto. Vaporizzato.

La trascendenza è una cazzata. Tutto è qui, immanente. Tutto è percepibile attraverso questa vibrazione. Movimento. Vento che increspa la superficie del mare.

Non posso non essere grato. Scende in me una sensazione di profonda gratitudine.

Ecco. Tutto quello che è stato, le azioni e i pensieri e le lotte e la fatica e la sofferenza sono stati passi necessari ad arrivare qui. Necessari quanto immaginari.

Quanto sbattimento per trattenere tutto questo. Quanto dolore.

E mentre osservo le navi da combattimento in fiamme affondare al largo dei bastioni di Orione che appare lì, benevolo e basso all'orizzonte, le lacrime salgono generose.
Quante lacrime. Quante.

La guerra è finita. È ora di tornare a casa. È ora di aprire le finestre e far entrare l'aria

È ora di far entrare il Vento