mercoledì 9 marzo 2011

Buenos Aires


Milioni di lucine gialle mostrano subito quanto sia grande questa città....
La sua burocrazia vi aveva già grottescamente accolto quando esigeva sapere l'indirizzo di destinazione da apportare sul visto, ma cosa ne so io dove abita mia hermana senor, un taxi mi aspetta fuori per portarmi direttamente là, e meno male che sto funzionario fa finta di niente quando nel formulario mettiamo l'indirizzo dell'ambasciata delle nazioni unite....
e meno male che i funzionari della dogana, nonostante siano obbligati a passare le valigie nel metal detector anche all'uscita dall'aeroporto, si disinteressano totalmente di te e del sacchetto di polvere bianca contenuto nel tuo valigione... vaglielo a spiegare poi che mia hermana ha iniziato un corso di arrampicata e io le ho portato in regalo un sacchetto di magnesite dall'europa, mica son cosi scemo da portare la bonza in sudamerica no?
Vabè il pensiero scorre via veloce quando si aprono le porte dell'aeroporto e l'asettica e incolore aria condizionata lascia spazio ad un prepotente e forte odore dolciastro, quello del sudamerica, appiccicoso, puzzolente, sporco, lì a riempirti di sensazioni le narici....
E via veloce insieme al nostro primo – interessato, e nemmeno tanto onesto, come molti da queste parti – amico argentino con discendenze italiane, ma quale argentino non ha discendenze italiane? A raccontarci la storia delle sue radici, a coprire in fretta i 50 km che ci separano dalla ricca Olivos, attraverso posti forse pericolosi visto che fila veloce e si affretta a chiudere le sicure di tutte e 4 le portiere.... boh, speriamo bene.... intanto benvenuti a Buenos Aires, la frenetica città dei grandi contrasti sudamericani, dove le strade sono martoriate e se non stai attento a dove metti i piedi guardando sempre in alto come un coglione ti fai male sul serio, dove le prime empanadas nel primo torrido pomeriggio ti vengono servite una buona mezzora dopo (insieme alla coca cola che agognavi da subito), dove il primo mare che vedi ha il colore dell'ocra, puntellata del candido bianco non della spuma delle onde ma dei sacchetti di plastica e dove svolti l'angolo per trovarti nel mezzo di una allegra e spensierata Villa (le favelas argentine), carica di simpatico amore e voglia di condivisione con il ricco turista europeo. 
E ciò che ci esalta – e anche un po' preoccupa – è la prima serata a spasso per la città con il mezzo pubblico..... sono le folli gare fra gli autisti degli autobus di buenos aires, chi parte prima, chi accelera più forte, sorpassi a destra, fermate davanti a tutta la fila, o in mezzo alla strada se è il caso, per ripartire veloci verso il primo trionfante posto. Lo stesso autobus con lo stesso autista lo becchiamo tornando a casa, e se ne vedranno delle belle. Vedere per credere (purtroppo la qualità del video è pessima)


E la prima sera a Palermo, ovviamente, si tratta di carne, quello si mangia qui, in una osteria dove di quia si mangia e di là si gioca a calcetto, ma non il calcio balilla però....


A Buenos Aires c'è una stranissima penuria di monete, alcuni chioschi non ti vendono nulla piuttosto che darti il resto e al Retiro, la grande stazione degli autobus della città esiste il cambiamonete, ti fai una mezzoretta di coda e aspetti di cambiare i tuoi fruscianti biglietti... frusicanti oggi, e carta straccia domani, non ci era mai capitato di toccare con mano cosa significa vivere l'inflazione ed eccoci qua, costa sempre abbastanza poco per carità, ma mica così tanto poco come credevamo venendo dall'europa. Pare che l'inflazione reale qui tocchi il 30%, anche se il governo non lo vuole ammettere, come non ammette che a lui fa comoda questa iperinflazione con tutti i debiti che ha…....


non solo devi stare attentro a quelli che ti inculano illegalmente perchè sei straniero, non solo devi incazzarti perchè esiste una spudorata – e legale – politica del doppio prezzo (Aerolinas Argentina fa pagare esattamente il doppio a chi non è argentino), ma i prezzi cambiano molto velocemente, e se la tua nuovissima guida ti dice che viaggiare da Cordoba a Bariloche costa 250 pesos stai sicuro che spenderai molto di piu...
Un ultima impressione su questi primi 2 giorni a Buenos Aires....


la Boca è una merda!
ma speriamo di ricrederci al ritorno alla fine del giro. In ogni caso adesso esiste una strada, il Caminito, che è stata trasformata in Las Vegas, ripiena di obesi turisti armati di macchinette ed affamati di souvenir idioti, ai cui confini staziona fissa la polizia per impedire che tali polli vengano assaliti da orde di banditi cattivissimi che abitano il quartiere, un quartiere malfamato, più sporco di una città già ricolma di spazzatura con ovunque fogne a cielo aperto.... a noi è bastato addentrarci fiduciosi che si è subito avvicinata una donna che ci ha caldamente invitato a riporre la macchina fotografica e sparire!
Ecco Buenos Aires è questo, super ricchi e super poveri, tanta violenza, e i ricchi che devono chiudersi dentro ai loro fortini per credere di poter stare tranquilli nella loro agiatezza dorata


1 commento:

  1. Benarrivati in Sudamerica!!! ...e pensate che Baires è la capitale più "occidentale" del continente...

    Della Boca: mi ero dimenticato di avvertirti...

    Ciao
    Skeno

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