giovedì 23 febbraio 2012

Il fantastico mondo incantato di Varanasi

"Vi insegnerò a vincere la paura: con me sarete pronti a vedere tutto, a udire tutto, a provare tutto, a toccare tutto. I sensi non hanno limiti ma la morale è fatta di paure.
Vi farò vedere l'immensa palude delle vostre pulsioni, quelle sublimi e le più tenebrose. Sono la forza oscura che dentro di voi risale verso la luce.
Dal centro delle profondità, dai sotterranei del mio essere sboccia la mia energia creatrice. Affondo le radici nel fango, quello più denso, più terribile, più insensato.
Come una fornace ardente, il mio sesso esala desideri che aprima vista paiono di natura bestiale, ma sono soltanto il canto che si cela nella materia fin dall'origine dell'universo.
Il mio intelletto, luce proveniente dalle stelle, fredda come l'infinito, agisce sul calore eterno del magma per dare origine al ruggito creatore.
Cielo e Terra si uniscono in questo grido risvegliando il mondo."
Questo pezzo di Jodorowski che mi son trovato stamattina postato sulla bacheca di Facebook da Vita e' assolutamente perfetto per descrivere l'incredibile mondo di Varanasi
 Il luogo dove non ci si annoia mai, dove mille avventure si celano dietro ad ogni angolo, dove e' come se fossi caduto in una dimensione parallela in cui tutto quello che hai visto e conosciuto non esiste piu', dove ogni scena sembra recitata apposta per te da attori, pagliacci e saltimbanchi, dove ogni regola morale e ogni costume si fondono insieme in un grande brodo primordiale.







Passeggiare per i Ghat e' un esperienza che si puo' ripetere ogni mattina e ogni sera e non e' possibile annoiarsi, ad ogni singola gradinata un tripudio di emozioni, di colori, di santoni, di paura, di schifo, di bestie, di pulito, di morte, di allegria, di tristezza, di vita, di amore, di preghiera, di cannibalismo, di abluzioni, di lavaggi, di crudelta', di miseria, di sorrisi, di gioco, di musica, di danza, tutto di tutto. 










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