martedì 21 febbraio 2012

Hampi


Finalmente molliamo la turistica e anche un po' banale Goa per entrare nella vera India
La colazione in un marcissimo bar di Margao ci costa 22 rupie in 3, altro che Arambol, maledetti russi
La stazione fa schifo, il treno e' un cesso, tutta l'India e' perfetta per chi ha problemi con l'igiene!
Al primo impatto con le nostre cuccette trasaliamo, poi ci si abitua, davanti a noi, prima di salire su per i Ghat occidentali, la umidissima e verde giungla costiera, scimmie brachiano sugli alberi.

Diversi amici ci hanno consigliato di venire ad  Hampi  perche' si sta rilassati e i ritmi rallentano, si ciondola in mezzo a magnifici templi, e si passeggia lungo antiche vie lastricate che corrono lungo la riva del fiume


Come panorama verdissime risaie, laghi e palme da cocco, che invitano a prendersela con indianissima calma.


Ad Hampi la gente ha abitato molti dei vecchi templi, quelli piu' piccini


Peccato che rispetto ad alcuni anni fa la situazione sia esplosa e anche qui sia giunto il turismo di massa, prima era israeliano, adesso ci sono un po' tutti, persino i famigerati russi, a cui piacciono tanto i poveri pulcini tinti che un indiano esibisce da una gabbia per procurarsi qualche moneta per il pranzo.
No, meglio affittare un motorino per fuggire verso la campagna circostante, godendoci valli idilliache, templi isolati


e conoscendo l'India rurale ed agricola, lontana, povera ed isolata.

Ma vera, genuina, con tutte, ma veramente tutte le persone che ti guardano, ti sorridono, e ti chiedono da dove vieni, gli indiani vanno matti per le foto e, curiosi, fissano la tua strana pelle bianca.


Qui dei bimbi tutti contenti della moneta da un euro che gli avevo appena regalato


I bimbi non appena capiscono che sei un mezzo marziano urlano, ridono e si mettono a correrti dietro a perdifiato pregandoti di fotografare le loro mirabolanti imprese


Gli indiani ci sballano tantissimo a farsi fotografare, e' un continuo chiedere di essere ritratti, anche se poi non avranno mai modo di ricevere questa foto...
Le donne ridono e si prendono in giro mentre lavano i panni in riva ai canali di irrigazione

Al pomeriggio quando il caldo si fa intollerabile saliamo alla diga, dove c'e' un grande invaso artificiale che alimenta le risaie di tutta la zona. Riposiamo e facciamo un bagno, l'acqua non e' il massimo, e la spazzatura sempre ci accompagna ovunque noi siamo, il rapporto che gli indiani hanno con i rifiuti e' piuttosto curioso, arriva uno e si mette a lavare la moto nel lago le cui acque alimenteranno le piante di riso che lui si mangera'... sono fatti cosi' e cosi' riducono la loro terra


Attraversiamo paesini, alcuni rurali e bilanciati, altri un po' piu' grandi, e gia' sommersi nella melma, da uno in particolare fuggiamo, poverta' estrema, miseria, spazzatura, canali di scolo che contengono melma nera in cui annaspano cani affamati, canali che passano proprio davanti alle case e ai negozi, eppure nessuno si scompone piu' di tanto, ma come cazzo fanno a vivere cosi'? Non riusciamo a capire, eppure un sottile senso di inquietudine ci attraversa, ma perche' la miseria fa cosi' paura?


Noi ciondoliamo cosi', da un villaggio all'altro, da un tempietto all'altro. Gli Hindu non hanno bisogno di alcuna dottrina e neppure di un posto consacrato ufficialmente da un qualche cardinale o himan, per cui ogni luogo e' buono per pregare Shiva, con tutte le contaminazioni che fanno al caso in quel momento. Per me hanno gia' guadagnato cento punti rispetto ad altri invasati di nostra conoscenza


Attenzione alle scimmie che leste leste rubano tutto cio' che puo' essere interessante.


E a proposito di scimmie una sera raggiungiamo una localita' idilliaca verso il tramonto e le osserviamo mentre passeggiano in mezzo alle risaie


per poi fermarsi ad ammirare il panorama su questi magnifici graniti tondeggianti che disegnano il panorama circostante in perfetto stile gallurese


Apro lo zaino per prendere una banana e le timide scimmie saettano da lontano per piombarmi davanti in un secondo, preso dal panico getto lontano la banana, ma loro restano li, speranzose....

E io che credevo fossero timide timide....


Dopo un po' si stufano e tornano ad ammirare questo splendido tramonto, e noi insieme a loro


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