martedì 28 maggio 2013

Il sonno della ragione genera mostri

Pare che in sicilia in ogni luogo che richiami in qualche modo un ideale di bellezza gli abitanti abbiano smodato bisogno di aggiungere un bello scheletro di cemento. Ne sentono il bisogno.
In ogni spiaggia, parco archeologico, montagna, riserva c'è sempre un bell'ecomostro in vista.
Uno dei più incredibili è quello che sta alla Scala dei Turchi


Bello no? E perchè allora non raccontare dell'ingresso a Porto Empedocle-Dehli?
Entrare a Porto Empedocle venendo da ovest è come entrare a Dehli, o qualsiasi altra miserabile città indiana; palazzoni fatiscenti con vetri rotti e antenne penzolanti fanno da ingombrante cornice a strade il cui decrepito asfalto lascia presto spazio a distese di terra e pietre, campi di gioco ideali per piccoli bimbi che altro non possono fare che rincorrere una lattina vuota. Rigattieri e tapullanti tentano di vendere rimasugli di ogni cosa lungo la strada. In lontananza deserti viadotti di mostruoso cemento armato costruiti per mortificare l'immaginazione verso uno squallido nulla. Poco oltre desolati scali ferroviari in totale preda di rifiuti e rampicanti.
Aria inquinata e calore insopportabile. In qualche modo anche qui abbiamo guadagnato il nostro viaggio esotico...

Davanti al centro storico di Modica una collina puntellata di buchi neri delizia il panorama degli esteti del pilone. Il più bello sta in alto...


Dentro la riserva di Vendicari, uno dei posti più belli di tutta la Sicilia, oasi natura per migliaia di uccelli, hanno pensato bene di dare asilo anche a due specie cui tengono molto: i sacchetti di plastica, che nuotano felici davanti alla vecchia tonnara


E pure residui di olio, come ha fatto ad arrivare fino a dentro la palude non lo so proprio


Poi mentre torniamo al pulmino dalla bella gita e siamo nel parcheggio a rilassarci sentiamo d'improvviso uno schianto; usciamo e ci sono due tizi davanti a noi che hanno appena distrutto il lunotto di un auto e stanno arraffando tutto quel che c'è dentro... Mi avvicino, mi vedono, salgono in macchina e scappano. Cioè, tutto davanti ai nostri occhi...

Usciti dal Parco delle Madonie, sotto una fitta pioggia, ci imbattiamo in un grande parcheggio usato come una discarica. Un immensa distesa di spazzatura con diversi maiali e cinghiali che ci grufolano sopra. Qui è davvero come in India. Peccato che diluviasse e non siamo riusciti a fare foto. Ne abbiamo fatta un altra nei prati di Gibellina


Qui a Gibellina l'interno delle vecchie case distrutte dal terremto vengono benissimo per la raccolta differenziata dell'amianto!


Ma ecomostri non sono solo gli scheletri di cemento o ferro arruginito abbandonati in giro. Gli ecomostri sono nella mente della gente. A Santo Pietro poco sotto Caltagirone esiste una bellissima riserva di sugheri, o quel che ne resta dopo anni e anni di incendi. Ci sono alberi secolari e animali "protetti". Insomma nei parchi dovrebbe essere così, no? Per terra troviamo una cartuccia.... e vabè


Poi un ceramista che ha qui il suo laboratorio ci racconta che turisti da lì non ne passano mai, non promuovono il posto e nessuno lo conosce. Vengono solo i locals a pasquetta a fare la giornata sui prati, stanno un giorno e quando se ne vanno è un tappeto di spazzatura per tutto il paese. Il vento e i cani randagi contribuiscono ad atomizzare i resti, cioè a disperderli in giro per km quadrati.

Poi ce ne raccontano una incredibile. Le due settimane di ferragosto il mare davanti a Giarre diventa offlimits perchè arriva l'orda dei barbari,  i coatti che stanno a Catania, quelli che abitano i quartieri borderline. Vengono in "vacanza". Con tende e vettovaglie occupano la spiaggia che diventa di loro proprietà per 15 giorni. Una volta è dovuto intervenire addirittura l'esercito

I muri di recinzione di alcuni vicini.... sono in giardino, o sono nella mente?


A proposito di Catania, al centro di Catania c'è una bidonville. Avete letto bene, una bidonville. Non che sia una notizia questa. Sulla Napoli Salerno ne avevo già viste altre di baraccopoli. Ma nel centro di una città devo dire mai. E come ha risolto la questione l'amministrazione comunale? Come a Padova. Mettendo 4 muri e chiudendoli dentro!

 
In campagna alle pendici dell'Etna gli agricoltori devono ogni volta portarsi a casa in città la motozappa e la motosega perchè se le lasciano chiuse nelle loro baracchette sui terreni spariscono sistematicamente. Chi le ruba? I vicini.... minchia che bella compagnia....

A proposito di campagna, vi siete mai chiesti che fine facciano tutti i poveri disgraziati clandestini che arrivano sui barconi in sicilia? Dopo essersela spassata nei CPT a 5 stelle per un paio di mesi in mezzo ai gentiluomini della polizia gli danno un foglio di via e li invitano ad andarsene. Ovviamente da soli, nessuno li accompagna alla frontiera. E dove andranno tutti questi poveracci? A Pachino. A Pachino in giro per le strade sono tutti immigrati. Tutti. E perchè proprio lì? Ovvio, perchè è facile trovare un lavoro, ove saranno trattati e pagati bene. Bravi gli imprenditori agricoli locali che danno del buon lavoro a questa povera gente in cerca di fortuna. Bravi!

A proposito di imprenditoria locale ci dicono pure che è prassi consueta che quando hai un lavoro in regola (e non sei nello stato) i tuoi contributi te li devi pagare da solo restituendo la somma corrispondente al tuo datore di lavoro che provvederà a versarli. I sindacati dicono che è meglio per te se stai zitto.

Siamo nelle Madonie, un magnifico posto in montagna pieno di bei sentieri ed escursioni. Mi sono scaricato un paio di mappe e di tracce da internet. A Petralia Soprana c'è il punto informazioni del Parco. Entro.
-Mi scusi mi darebbe una mappa con i seniteri? No, non ce l'abbiamo.
-Ah... allora mi darebbe qualche informazione su dove andare? No, non ce l'ho.
-Basterebbe anche qualche indicazione di massima, so che su internet qualcosa si trova.... Non saprei.
-Ah... Ma, senta, mi scusi, ma lei cosa ci sta a fare qui?
Farfuglia qualcosa e mi da due libri, la scultura nelle Madonie degli anni 50 e un altra puttanata che non ricordo più

Le strade dell'isola sono abbastanza disastrate, ma tutto sommato si va bene. I cartelli già ti mettono in difficoltà, devi andare che ne so a Piazza Armerina, un cartello ti da l'indicazione di svoltare a destra e all'incrocio successivo l'indicazione sparisce, tu vai a naso e regolarmente ti perdi in un circolo infinito.

A proposito di circolazione anche qui come in molti altri posti nel mondo sono arrivate le rotonde solo che non hanno ancora capito bene come funzionano e si continua a dare la precedenza a destra.

Visitiamo il museo archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, pieno di bellissimi reperti trovati tutti lì in giro. C'è veramente tanta roba interessante che si è mantenuta benissimo. Nella stanza dove è custodita la statua più preziosa, l’Efebo di Agrigento, hanno pensato bene di investire addirittura lo stipendio di un impiegato fisso, che sta lì solo per sorvegliarla. Oggi è il turno di una donna, che non trova miglior modo di utilizzare il suo tempo, che gracchiare ad alta voce al telefonino con un amica discutendo di vestiti e mercati.

Al gabbiotto per visitare il quartiere ellenistico non c'è nessuno, anzi è addirittura chiuso! Che ore sono? Mezzogiorno, ah! certo, saranno andati a mangiare. Ci tocca scavalcare come alle medie! Stavolta con il biglietto in mano però....


A Modica, come in tutto il sud, è il regno del Barocco. Ci sono chiese e monumenti bellissimi, ma come molte altre realtà in Italia anche qui i soldi per la cultura non li spendono. Esternamente le ristrutturazioni sono state fatte bene, internamente fanno schifo, mani di volgarissima pitturazza su tutti i colonnati....  oh! Sgarbi, ma dove sei?


Sempre a Modica i geni dell'amministrazione nel grande cortile di un palazzo comunale hanno messo una rete per non far volare i piccioni al suo interno. Si vedono spesso in giro, ma di solito ci si arriva facilmente. Qui no. Risultato? Quando muoiono i cadaveri dei piccioni restano lì appesi per l'eternità


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