lunedì 5 settembre 2011

PISQ - Disastro locale, vergogna globale

Nel mio esaltato peregrinare endurista per valli e monti del Sarrabus scopro percorsi che dire spettacolari è sminuirli.


Peregrina, peregrina e prima o poi la faccia ce la dovevo sbattere contro. E certo la zona è talmente bella che non potevo starci lontano, ma sapevo dove stavo andando.


Il famigerato Poligono militare, quell'abominio messo lì a confondere le menti e distruggere i corpi in cambio di montagne di soldi (per pochi).


Mi addentro per un paio di km, vedo capre e mucche gironzolare per i pascoli avvelenati. ma non vado molto oltre, è vietato stare qui e soprattutto è vietato fare foto, cosa che sto allegramente facendo, e di farmi beccare non ne ho la minima voglia.


Torno indietro e ridiscendo per le vecchie miniere di Baccu Locci. Mi fermo al baretto di Quirra pensando ingenuamente che raccoglierò informazioni utili per parlare con qualche pastore. Attacco a chiacchierare con la signora del bar, e le domando come sta andando la faccenda. Mi risponde per fortuna non è ancora andato via nessuno, né militari e neppure pastori, al che le domando, ma scusi e i casi di leucemia? E il sequestro della base? Come un mantra mi ripete “fino a che non escono i risultati delle analisi non si può condannare nessuno”, infine domando se posso avere il contatto di qualche referente locale che difende la causa dei pastori visto che sono interessato a raccontare la storia. “non le darò nessun contatto, siamo stanchi di essere presi di mira, ci hanno già danneggiato abbastanza!” mi dice gentilmente, le rispondo "ma perchè? Vi hanno molestato?"
A quel punto entrano due militari e alcuni in borghese, suppongo dipendenti della Vitrosil, una ditta che si occupa della manutenzione degli impianti radar e delle apparecchiature elettroniche della base che sta proprio li vicino a pochi metri dal bar. La signora è molto in confidenza con loro, la nostra chiacchierata finisce lì, bevo la mia bibita ed esco. Rifletto, e capisco la mia ingenuità nel pensare che potevo trovare nel bar una sorta di avamposto nella lotta a favore dei pastori contro il poligono. Non capivo a cosa si riferisse la signora quando utilizzava il plurale “ci hanno danneggiato”... “Ci” chi? Ovviamente era riferito a quel sistema economico cresciuto intorno alla base militare, “ci” è l'attività commerciale del bar, i militari che bevono il caffè, la confidenza con loro, la Vitrosil, il lavoro, l'indotto.
E così capisco di essermi infilato nella tana del lupo, e penso, ma come è possibile attaccarsi con le unghie e con i denti alla propria piccola miserabile sicurezza – il caffè e il cappuccino – quando tutto intorno è un diluvio di plutonio? Non lo vedo e non ci credo.... 


Siamo alle comiche quando si viene a sapere che pure chi guadagna immense fortune a causare disastri naturali muore per gli stessi veleni sparsi a causa del proprio cinismo.
Mi capita sottomano un articolo de “La voce del Sarrabus”, giornaletto locale che racconta dell'ultima grande manifestazione dei pastori di fine luglio. I pastori sono disperati, il magistrato, vista la pesante situazione ambientale, ha deciso di sgomberare tutta la zona, e questa gente non ha nessuna alternativa alle proprie bestie e i propri ovili. La Coldiretti che tuona contro la politica difendendo i pastori e invitandoli a stare dove stanno. E sento subito puzza. Forze politiche spingono per far si che si crei una sinergia militari-pastori, amici e pacifici conviventi da tanti anni, urlando contro lo scandaloso sgombero dei loro ovili e del loro bestiame. Da notare che il magistrato manda via i pastori, ma permette ai militari di continuare le loro sporche attività.


Insomma, stanno strumentalizzando i pastori affinchè si crei un'opinione pubblica a favore del loro lavoro, che ha come logica conseguenza il mantenimento dello status quo.
Quindi al momento la base è sotto sequestro, le attività militari però possono andare avanti, i pastori devono lasciare l'area perchè altamente inquinata, non possono commerciare i prodotti dei loro animali, tutti potenzialmente malati, che però ad oggi ancora pascolano liberamente veleni e erbe tossiche.


Nel frattempo si prende tempo dicendo che le analisi devono essere completate ed approfondite, come se dieci anni di analisi eseguite dai più svariati istituti non fossero ancora sufficienti.


Quello che c'è da dire è stato detto, non mi sento di aggiungere molto di più. In rete si trova tutto il necessario per farsi un idea. Per documentarsi o rileggersi tutta la storia consiglio il blog Atobiu, scritto da un gruppo indipendente autoformatosi in seguito alle tarantelle createsi dopo il sequestro del poligono, scritto finalmente senza tanti peli sulla lingua, in modo obiettivo e sincero, dalla parte di chi se lo prende nel culo per l'ennesima volta. Vi sono tutti i riferimenti e i link alla stampa, alle commissioni e ai servizi televisivi realizzati sull'argomento.
In particolare leggere la pagina scritta sulla partecipazione di luglio alle manifestazioni dei pastori contro la decisione di sgombero della magistratura, in cui si riassume un po' di storia sui tanti teatrini cui si è dovuto assistere in questi anni.


e per approfondire sulle ultime decisioni della magistratura


Leggete e, se volete, diffondete

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