Siamo in giro con Ale che ci fa da Cicerone, Santa Venerina,
Castelmola, Taormina le famose perle del Mediterraneo, tanto in voga nei
favolosi anni Sessanta. Ultraricchi scelgono le antiche chiese del
paese per venire a sposarsi.
Squilla il telefono, è Linda...
"Oddio, Aleeeeeee!!! Piovono sassi!! Che debbo fare??! Aiutooo!!!"
"Prendi delle coperte e mettile sulla macchina. Arriviamo"
Saliamo in macchina e andiamo. Pioviggina. Durante le eruzioni il cielo diviene plumbeo e pennella sfumature dai colori tenui, a destra il sole, a sinistra la pioggia nera
Man mano che ci avviciniamo a Mascali le strade si fanno via via sempre più nere.
Sono i microlapilli caduti dal vulcano. Microlapilli nemmeno tanto
Caduti? Veramente stanno ancora cadendo. Una fitta pioggia di sassi inizia a tichettare sul tetto della macchina. La gente corre al riparo, sotto gli alberi, sotto i cavalcavia, dove può.
In giro un tappeto di cenere nera ricopre tutta la città. L'audio è scurrile, portate pazienza!
Arriviamo a casa. La strana grandine finisce. Tutto è ricoperto di cenere, i balconi, i terrazzi, gli anfratti e i parcheggi con le macchine.
Tutti partono con i "lavori". Anche noi....
Ovunque cenere. Per fortuna questa è grossolana, a volte cade così fine che levarla diventa un incubo, te la ritrovi nelle mutande dopo mesi.
Bravo Ale, hai organizzato bene per la visita dei turisti dal nord!
Scende il buio e mentre spazziamo il terrazzo alzo lo sguardo. Meraviglia!!!
Il vulcano ci regala un altro fantastico momento illuminando la notte con una lunga lingua di lava. Sembra che stia proprio sopra le case, piccole, piccole
Nella notte facciamo ancora una corsa fino alle pendici del vulcano per ammirare ancora più da vicino quest'autostrada luminosa che scende copiosa verso valle. Ci sediamo silenziosi di fianco ad alcuni picciotti che sono saliti insieme a noi a contemplare lo spettacolo
Squilla il telefono, è Linda...
"Oddio, Aleeeeeee!!! Piovono sassi!! Che debbo fare??! Aiutooo!!!"
"Prendi delle coperte e mettile sulla macchina. Arriviamo"
Saliamo in macchina e andiamo. Pioviggina. Durante le eruzioni il cielo diviene plumbeo e pennella sfumature dai colori tenui, a destra il sole, a sinistra la pioggia nera
Man mano che ci avviciniamo a Mascali le strade si fanno via via sempre più nere.
Sono i microlapilli caduti dal vulcano. Microlapilli nemmeno tanto
Caduti? Veramente stanno ancora cadendo. Una fitta pioggia di sassi inizia a tichettare sul tetto della macchina. La gente corre al riparo, sotto gli alberi, sotto i cavalcavia, dove può.
In giro un tappeto di cenere nera ricopre tutta la città. L'audio è scurrile, portate pazienza!
Arriviamo a casa. La strana grandine finisce. Tutto è ricoperto di cenere, i balconi, i terrazzi, gli anfratti e i parcheggi con le macchine.
Tutti partono con i "lavori". Anche noi....
Ovunque cenere. Per fortuna questa è grossolana, a volte cade così fine che levarla diventa un incubo, te la ritrovi nelle mutande dopo mesi.
Bravo Ale, hai organizzato bene per la visita dei turisti dal nord!
Scende il buio e mentre spazziamo il terrazzo alzo lo sguardo. Meraviglia!!!
Il vulcano ci regala un altro fantastico momento illuminando la notte con una lunga lingua di lava. Sembra che stia proprio sopra le case, piccole, piccole
Nella notte facciamo ancora una corsa fino alle pendici del vulcano per ammirare ancora più da vicino quest'autostrada luminosa che scende copiosa verso valle. Ci sediamo silenziosi di fianco ad alcuni picciotti che sono saliti insieme a noi a contemplare lo spettacolo
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